Mese: Novembre 2015

Mi è stato chiesto, in questi giorni, visti gli studi che ho fatto e i libri che ho letto, che cosa ne pensassi di quello che sta accadendo fra l’Europa e il Medio Oriente e se potessi suggerire modi alle altre persone di informarsi in maniera più completa sull’argomento, anche solo per farsi un pensiero di massima su una situazione che ci sta gettando tutti, volenti o nolenti, nel panico. Seguirò quattro punti fondamentali , senza la pretesa di dare una lettura completa di quello che sta succedendo ma piuttosto offrire un trampolino di lancio da cui partire per nuotare nel mare magnum di informazioni sparse che è il web e in generale i mass media nel nostro 2015.

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L’ho detto per “Inside Out” e lo ripeto anche qui senza tema di sbagliarmi: ci sono determinati film che sono fatti per toccarti l’anima; film che non importa se tu li abbia amati o odiati visceralmente, ti hanno provocato un’emozione fortissima guardandoli, perché restare indifferenti non si poteva; film che sono capolavori per l’efficacia e la profondità con cui esplorano i sentimenti più forti che gli esseri umani possano provare, catartici per il dolore che ti costringono a provare, come le antiche tragedie greche.

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Quando vai al cinema a vedere un film di un regista che sai essere bravo o comunque capace di dare un valore aggiunto alle sue storie, hai sempre delle aspettative. Se cadono nel vuoto, l’amarezza raddoppia, perché un film con delle potenzialità come lo era “Crimson Peak” è sempre un’occasione mancata e ti lascia con una serie di domande dentro che non avranno risposta. Si aggiunga che il film presentava un cast di rispetto, a cominciare da Tom Hiddleston, che è stato probabilmente la calamita per molti spettatori incuriositi dalla storia, e non era esattamente girato da un regista di primo pelo, e si capisce perché aveva tutte le carte in regola per stupire.

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