Il film è tutto da ridere. Scorre via fresco, leggero, senza intoppi, alterna siparietti comici a inseguimenti concitati, senza dimenticare rivolgimenti di trama sempre più intricati e persino qualche opportuno tocco di dramma qua e là. Della storia personale di Napoleon, Illya e Gabi vediamo sprazzi, che emergono dalle parole con cui si confidano agli altri, dalle notizie che raccoglie chi li spia; tutti e tre hanno qualcosa – nel loro presente o nel loro passato – di grave e triste che li ha costretti a diventare spie improvvisate e un po’ pasticcione e che dà ragione di certe loro piccole manie, apparentemente molto comiche.

Continua a leggere
Torna in alto