Civil War è un film isterico è saltellante, prima di tutto nella gestione della trama. Oscilla fra l’action movie e il thriller psicologico senza riuscire a pescare il meglio da nessuno dei due generi. Non ha l’asciutta compattezza dell’action movie, non riesce a tenere sempre la tensione alzata al massimo, proprio nel tentativo di dare spazio alla riflessione, risicata in pochi dialoghi, messi al momento sbagliati e condotti in maniera poco intelligente. Le scene d’azione, pur coreografiche e in alcuni casi di fortissimo impatto – a differenza di Age of Ultron, che si era dimostrato carente anche da questo punto di vista – sono spesso svolte a velocità aumentata, quasi a volerne comprimere lo spazio per infilarne più di una in un tempo ristretto, quanto può esserlo le appena due ore e mezza in cui si è cercato di parlare di tutto e il contrario di tutto.

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