Al di là di tutto ciò che di bene e di male si può dire di Batman V Superman una cosa è già chiara in partenza: le botte vere, gli scontri epocali fra due istanze insanabili, che spesso hanno più torto che ragione e si muovono su presupposti fallaci in partenza, non li vedi nel film.

No.

Li vedi sul web, nel fandom, fra i fan inferociti come se gli avessero rapito la mamma e picchiato l’animale da compagnia, come se Zack Snyder in persona fosse andato a casa loro e avesse cominciato a rompergli tutte le cassettine dei Pokémon.

L’ondata di isteria collettiva che ha diviso e sta dividendo critica e pubblico fra i frettolosi «non l’ho visto ma già so che è una merda» e i pretestuosi «capolavoro finale» ha un demerito fra tutti: quello di aver impedito qualsiasi critica costruttiva sul genere supereroistico al cinema, affrettandosi a sollevare muri in un senso o nell’altro, come da un po’ accade per l’uscita di queste grosse produzioni.

Continua a leggere

Il film è tutto da ridere. Scorre via fresco, leggero, senza intoppi, alterna siparietti comici a inseguimenti concitati, senza dimenticare rivolgimenti di trama sempre più intricati e persino qualche opportuno tocco di dramma qua e là. Della storia personale di Napoleon, Illya e Gabi vediamo sprazzi, che emergono dalle parole con cui si confidano agli altri, dalle notizie che raccoglie chi li spia; tutti e tre hanno qualcosa – nel loro presente o nel loro passato – di grave e triste che li ha costretti a diventare spie improvvisate e un po’ pasticcione e che dà ragione di certe loro piccole manie, apparentemente molto comiche.

Continua a leggere
Torna in alto