APRILE 2025

Buonsalve e bentornat3 a tutt3 all’appuntamento mensile con la raccolta dei miei interventi sul canale Telegram di Flamingo Strikes Back! Aprile è stato un mese denso, per quanto mi riguarda: due fiere per due weekend di seguito sono pesanti ma sono state anche occasioni di incontro e scoperte interessanti. A questo giro vi porto soprattutto impressioni e consigli di lettura e approfondimento sull’animazione.

Vi offro anche una piccola sbirciatina nel mio lavoro di raccolta e studio di nuove fonti su “Nausicaä della Valle del vento“. Chi mi segue sul canale già lo sa ma sono all’opera per un piccolo ma importante ampliamento del mio saggio. Non vi anticipo altro, è ancora presto per parlare di date.

Buona lettura~!

[📸] CARTOLINE: TORINO COMICS 2025

Durante il weekend appena trascorso sono stata al Torino Comics. Il palco spettava a Viviana, che era lì per lavorare a delle interviste con il gruppo di podcaster di cui fa parte – Nerd Chop Express.

Io mi sono dilettata a girovagare per una fiera che ancora non conoscevo e ho avuto l’opportunità di mettere le mani su una stampa di Paolo Mottura (famoso fumettista che ha lavorato anche al progetto di “PK“) e sulla variant di “Topolino” per la manifestazione realizzata proprio da lui, che da Torino proviene e che Torino omaggia, e di poterlo incontrare per farmele firmare.

Ad acquistare questa copia del settimanale del Topo ci ero arrivata, in realtà, su segnalazione dell’ottimo Lorenzo Galasso, che per primo aveva notato qualcosa di familiare nei disegni e mi ha fatto notare questa storia a puntate dal titolo “Terravento“, che verrà pubblicata a puntate dal 9 aprile per cinque settimane.

E, sì, come potete vedere dalle immagini trae la sua ispirazione anche da lei: “Nausicaä della Valle del vento“. Sono molto curiosa di scoprire come verrà sviluppata e so già che finirà fra gli esempi di opere “figlie” di Nausicaä che aggiungerà al paragrafo dedicato nella versione ampliata del saggio (spoiler: ebbene sì, siete l3 prim3 a sapere che sto lavorando a una seconda edizione della mia monografia sulla Principessa della Valle del vento).

A Torino ho potuto assistere anche un incontro dedicato al saggio di Jacopo Benini: “Al cinema con gli anime“. Un’opera interessante che ho appena cominciato a sfogliare, dedicata ai film di montaggio realizzati in Italia negli anni Ottanta, e di cui spero di rendervi edott3 con una lunga recensione, appena l’avrò terminato.

E adesso che sono ritornata a casa, riprenderanno anche gli aggiornamenti sul canale!

[📚] CONSIGLI DI LETTURA: LA CITTÀ INCANTATA (1981)

Meg la Sacerdotessa è uno dei primi – se non il primo – racconto di fantascienza con protagonista una donna. Si tratta di una trilogia di racconti ambientata in un mondo post-apocalittico ritornato a una sorta di Arcadia idillica, dove la natura ha ripreso il sopravvento, quando la guerra nucleare ha spazzato via la tecnologia e la supremazia degli esseri umani. A seguito di quel conflitto radicale, le donne si sono separate dagli uomini, creando comunità pacifiche, dove i pochi maschi rimasti fungono solo da “bestie da monta” e la società si divide in guerriere, operaie e madri.

Meg non rientra in nessuna di queste categorie. Lei è destinata a seguire le orme della Grande Madre che guida il suo clan, ovvero diventare una Sacerdotessa, depositaria delle conoscenze di un passato ormai perduto – dato che una parte degli esseri umani è partita secoli prima per le stelle, abbandonando una Terra ormai dilaniata da insensatezza e distruzione. Per ottenere questo ruolo, dovrà compiere un viaggio, un viaggio che cambierà la sua vita e la sua percezione del mondo che abita – anche grazie all’incontro con un uomo che proviene dalle “Terre degli Antichi”, dove non esiste questo sistema rigidamente matriarcale.

La trama dei due racconti successivi allarga lo sguardo della narrazione oltre la città di Meg e la strada che deve intraprendere per diventare sacerdotessa, mostrando allə lettorə sprazzi non solo del mondo in cui vive Meg ma anche di ciò che è accaduto per mutare così radicalmente la società umana. Bond non è un autore molto conosciuto, anche perché la sua carriera di scrittore si ferma alla fine degli anni Cinquanta, eppure scrive bene – e la traduzione gliene rende merito – e ha il non raro pregio di rendere molto vivide queste atmosfere bucoliche, catapultando la nostra immaginazione in un sentiero fatto di foreste rigogliose e campi verdi ma anche di città in rovina, divorate dalle piante.

Tutto il mondo di Meg riecheggia glorie passate, anche nei nomi mozzati e travisati che, a leggerli bene e pronunciarli a voce alta, rivelano le collocazioni spaziali di questo o quello Stato degli ex-Stati Uniti d’America. Che sono l’ambientazione ideale per uno scrittore che scrive per Astounding a cavallo fra la fine degli anni Trenta e i primi anni Quaranta. Essendo racconti di quest’epoca, quelli che compongono la trilogia di Meg soffrono di un po’ tutti i limiti a cui si può pensare, quando raccontano i rapporti fra uomo e donna o i “pericoli” delle società matriarcali. Ci sono delle ingenuità e dei discorsi che al giorno d’oggi suonano per lo meno fastidiosi ma è comunque interessante che, per una volta in un racconto dell’epoca, una società gestita da donne non venga demonizzata ma giustificata come una reazione fisiologica a un mondo che diventato eccessivamente bellicista e machista.

E, paradossalmente, nonostante il compagno di Meg dovrebbe essere il portatore di un antico buonsenso e una sorta di ancella di un futuro nuovamente prospero, risulta più piatto e brilla molto di meno – anche per il suo ruolo nella trama – di fianco a Meg, che ha i suoi dubbi, le sue esitazioni, le sue asperità ma è sempre sulla scena, sempre in primo piano, lei e le sue compagne, tutte pronte a lottare disperatamente per non cedere a un ritorno a tempi molto più bui e infelici.

Ho da fare un plauso speciale alla lunga introduzione e postfazione di questo libro, da cui viene fuori che questa raccolta dei tre racconti è stata la prima raccolta a livello mondiale del Ciclo di Meg La Sacerdotessa. A quanto pare Bond, all’epoca (questa edizione è dei primissimi anni Ottanta) ancora vivo, decise di rimaneggiare il racconto centrale della trilogia. Quel racconto, su sua stessa ammissione, era stato commissionato durante la Seconda Guerra Mondiale e risentiva di una pesantissima propaganda anti-giapponese, con tanto di rappresentazione caricaturale del popolo giapponese.

Lo stesso autore (con buona pace di chi oggi si scandalizza per le “revisioni woke” di opere del passato) era stato pronto a riconoscere che quella descrizione grottesca dei giapponesi era di pessimo gusto già all’epoca in cui il racconto era stato steso e l’aveva completamente modificata, cambiando nazionalità agli invasori (che tornano a essere discendenti dell’ex-popolo statunitense) ed eliminando il più possibile gli elementi di propaganda. L’ho trovata una revisione interessante, frutto di un autore che sicuramente ha avuto molta onestà intellettuale nei confronti della propria opera – molta di più di cert3 autor3 attual3 che usano il loro potere e i loro soldi per fare la guerra alle minoranze oppresse.

Per tirare le somme, secondo me il Ciclo di Meg La Sacerdotessa è una trilogia di racconti che merita l’attenzione dell3 amant3 di fantascienza. È un pezzo interessante della storia di questo genere – e per me, che adoro i mondi post-apocalittici dai tratti “arcadici” – è stata una lettura molto gradita.

(RECENSIONE DISPONIBILE ANCHE SU GOODREADS)

[📜] ATTENTI A QUEL LINK: COME FUNZIONA L’INDUSTRIA DEGLI ANIME

Copertina della presentazione di Richardson Handjaja

👉 https://www.linkedin.com/posts/rhandjaja_animenomics-how-the-anime-industry-works-activity-7312866394960732161-uoz8

Richardson Handjaja cura una rubrica su Substack, Animenomics, che seguo da ormai un anno con molto piacere, perché racconta tutto ciò che riguarda la “economia” dell’animazione giapponese: il mondo della produzione e della distribuzione, le acquisizioni, le chiusure, le crisi economiche degli studi, l’espansione in altri mercati – non solo in quello occidentale.

Tre settimane fa Handjaja ha tenuto un convegno a una convention a Minneapolis, spiegando ai fan dell’animazione giapponese “come si fa un anime”. Condivido con voi questa serie di 26 diapositive che sono un piccolo ma chiarificatore assaggio di tutto il lavoro che c’è dietro la produzione di una singola serie animata.

Una cassetta degli attrezzi importantissima per chiunque voglia occuparsi di critica giornalistica dell’animazione in maniera seria. Come ho già ripetuto più volte, è necessario comprendere il modo in cui le serie vengono costruite. Solo così si possono comprendere le radici dei loro limiti e dei loro difetti e capire quale momento drammatico sta attraversando un’intera industria, che dai tempi di Tezuka non riesce a raccogliere i frutti del suo lavoro e lascia sul campo la vita di decine – se non centinaia – dell3 su3 addett3 ai lavori.

[📸 ] CARTOLINE: GLI ACQUERELLI DI HAYAO MIYAZAKI

Sto studiando per il saggio il bellissimo “Nausicaä della Valle del vento: Acquerelli di Hayao Miyazaki“, portato in Italia da Panini nel 2015, un volume molto interessante, dove Miyazaki parla in prima persona della genesi di Nausicaä e di queste illustrazioni, realizzate su richiesta di Tokuma Shoten per diverse campagne promozionali.

Questa considerazione del maestro mi ha molto colpita, perché finora ho trovato più di un bell’acquerello descritto dal regista in toni insofferenti. Hayao Miyazaki lamenta di dover essere costretto a disegnare una protagonista sorridente, che guarda con dolcezza l’osservatorə, in pose che non le appartengono per nulla.

Qui, invece, Miyazaki sente di aver rappresentato la “vera” Nausicaä, quella che in effetti si impone fra le pagine del manga: una ragazza – quasi donna – cupa, ombrosa, riservata, solitaria, ben distante dal prototipo dell’eroina femminile a cui l’animazione ci aveva abituato fino a quel momento.

[📽️] LIVE: JAPAN DAYS (27 APRILE 2025)

Il 27 aprile alle ore 15:30 in occasione dei Japan Days del Mercatino Giapponese Silvia Casini mi ha fatto un po’ di domande sul mio saggio “Nausicaä della Valle del vento. L’opera della vita di Hayao Miyazaki” edito dalla Società Editrice La Torre.

Per chi c’era e per chi non c’era è possibile recuperare il video integrale di questa intervista molto interessante e dinamica sul mio profilo Instagram!

[📜] ATTENTI A QUEL LINK: 365 DAYS OF TUNES

Fotogramma da “What’s Opera, Doc?” (dir. Chuck Jones, 1957)

👉 https://vimeo.com/user37250363

Devon Baxter – scrittore, video editor e restauratore cinematografico – ha annunciato il 31 dicembre 2024 sui suoi profili social la seguente iniziativa: “365 Days of Tunes” per festeggiare il 95° anniversario della nascita dei Looney Tunes. Per ogni giorno del 2025 avrebbe pubblicato un video, restaurato, di un cortometraggio classico dei Looney Tunes. Il suo annuncio è stato rilanciato, a sorpresa, da Catsuka e dal 1° gennaio Baxter ha mantenuto fede al suo proposito.

Ad oggi siamo al 120° corto pubblicato e fra intramontabili successi (fra tutti il famosissimo “What’s Opera, Doc?“) e riscoperte archeologiche (dai corti in bianco e nero a quelli girati espressamente a scopi di propaganda bellica), Baxter ci sta offrendo la possibilità di riscoprire un pezzo importante della storia dell’animazione, non solo restaurando e archiviando ma soprattutto rendendo questo materiale disponibile al pubblico. Una testimonianza di come il lavoro – non ufficiale e non riconosciuto – dell3 archivist3 in giro per il mondo sia l’unico, esile argine di fronte a multinazionali come Warner-Discovery, ormai determinate a distruggere il loro patrimonio artistico solo per pagare meno tasse.

Attendevo inutilmente dall’inaugurazione di HBO Max la possibilità di rivedere i corti classici dei Looney Tunes. Mi dispiace non poterli riascoltare nel doppiaggio italiano, che ha caratterizzato la mia infanzia, ma devo ammettere che sentirli in originale mi sta facendo scoprire lati di questi corti che non conoscevo – soprattutto dal punto di vista dei vari riferimenti pop, profondamente radicati nel periodo in cui i singoli cortometraggi sono stati prodotti.

Buona visione a chi deciderà di seguire questa, ancor lunga, avventura~!


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